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Il Carnevale di Tempio Pausania, uno dei tanti: in Sardegna, in Italia, in Europa. โจCon una sua specifica fisionomia e consolidata rinomanza, costantemente allegro e vivace, attraente e coinvolgente, atteso e partecipato a fronte del mutar dei tempi. E dei costumi, via via sempre piรน larghi e permissivi e pertanto destinati, presto o tardi, ad erodere lโintima essenza trasgressiva dello stesso Carnevale.
Nel suo genere il Carnevale di Tempio รจ pressochรฉ unico in Sardegna, ripetutamente imitato e clonato ma irraggiungibile nello spirito, nellโanimazione, nel coinvolgimento e nella spettacolaritร .
La sua evoluzione – con risultanze condivise o avversate, accettate o ricusate – lโha reso similare ad altri, piรน o meno famosi, in Italia e fuori: Venezia, Viareggio, Imola, Cento, Ivrea, Putignano, Nizza.
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Le sfilate di carri allegorici e di gruppi mascherati in un tripudio di gente, nelle giornate di Giovedรฌ grasso, domenica e martedรฌ, e le maratone danzanti sostitutive dei veglioni in maschera, anche se sempre piรน tendenti ad uniformarsi alle solite serate nelle cosiddette โdiscotecheโ, ne costituiscono oggi lโaspetto piรน appariscente e caratteristico, motivo di attrazione per migliaia di forestieri che giungono per lโoccasione in Cittร .
Ma un rito tanto sentito quale il Carnevale di Tempio continua a risultare, ovvero un evento cosรฌ atteso dalla popolazione locale e reso ogni volta possibile dal lavoro duro in gruppi di volontari, non puรฒ che avere unโorigine remota e affondare le sue radici in un profondo passato. Un rito perรฒ aperto al rinnovamento continuo, allโevoluzione dei tempi che finiscono per innestare nel sostrato originario, di stampo autoctono, contaminazioni esterne, tra lโaltro ben individuabili e databili. E comunque sempre intonati allo spirito della tradizione.
La ๐ฉ๐๐ซ๐ฌ๐จ๐ง๐ข๐๐ข๐๐๐ณ๐ข๐จ๐ง๐ ๐๐๐ฅ ๐๐๐ซ๐ง๐๐ฏ๐๐ฅ๐ si presenta in varie forme.
Secondo una classificazione consolidata esso รจ prevalentemente rappresentato o da un essere umano o da un fantoccio o da una maschera dโanimale.
Nella prima delle tre forme lโantica figura del Re dei Saturnali, scelto a rappresentare Saturno, rivive in gran parte delle aree di cultura e tradizione romanze nella burlesca figura del Re del Carnevale.
Piรน ricorrente invece รจ la personificazione del Carnevale in un fantoccio. Questo รจ generalmente confezionato con vecchi abiti e con paglia, talvolta con petardi. Nelle regioni italiane esso assume diverse denominazioni: Beo a Siena, Paulinu in Puglia, Nannu in Sicilia e โฆGiorgio – Il nostro ben amato โ๐๐ก๐ฃ๐จ๐ฅ๐ ๐ฅ๐ฃ๐ฎโ – ๐ ๐๐๐ฆ๐ฉ๐ข๐จ ๐ ๐ข๐ง ๐๐๐ซ๐๐๐ ๐ง๐. E cโรจ chi avanza lโipotesi che Giorgio possa derivare da โ๐๐ก๐ฃ๐จ๐ฅ๐ ๐ฅ๐ฃ๐ฎโ – ๐ ๐๐๐ฆ๐ฉ๐ข๐จ ๐ ๐ข๐ง ๐๐๐ซ๐๐๐ ๐ง๐โ๐๐ก๐๐จ๐ซ๐ ๐ก๐๐จ, ๐ข๐ง ๐ ๐ซ๐๐๐จ ๐ฎ๐ง๐จ ๐๐๐ข ๐ง๐จ๐ฆ๐ข ๐๐ข ๐๐๐ญ๐ฎ๐ซ๐ง๐จโ, dove la radice โ๐ ๐๐จ-๐ ๐ก๐๐จโ rimanda al termine che vuol dire โ๐ญ๐๐ซ๐ซ๐โโฆ
Tratto dal libro โ๐ฆ๐๐ฎ ๐ ๐ฎ๐ฒ๐๐๐ฎฬ ๐ฅ๐ฒ ๐๐ถ๐ผ๐ฟ๐ด๐ถ๐ผโ di T. Biosa e M. Pirrigheddu