In occasione dell’80° anniversario della morte di Gramsci (1937/2017), Vittoria ed Antonella rendono omaggio ad un grande sardo che ha indelebilmente segnato la storia della nostra terra.

Le loro opere sono ispirate dalle lettere che Gramsci scrisse dal carcere indirizzate alla cognata e alla moglie, dove si legge e si avvertono la sofferenza, l’ironia, la forza e soprattutto la grande vitalità e tenacia. Un percorso di opere pittoriche, materiche e di installazioni che descrive l’impressione personale che le artiste hanno provato durante la lettura dei pensieri di Gramsci. Vittoria riprende un viaggio fantastico e scenografico partendo da un “verme” enorme citato da Antonio Gramsci in una sua lettera indirizzata alla cognata Tania, simbolo delle sudice e terribili carceri da lui vissute. Antonella prende ispirazione da una lettera indirizzata alla moglie, dove ricorda con passione il loro primo incontro e ne descrive particolari simpatici e ironici a significare la densità del loro rapporto.

 

 

 

Vittoria Nieddu

Vittoria Nieddu è Donna e Madre… e come tale  motore dell’universo, con l’incalzante esigenza di esprimere, ciò che sente.

Diplomata presso l’Istituto d’Arte di Sassari in Grafica Pubblicitaria e Fotografia ha concluso gli studi all’Accademia di Belle Arti di Sassari nel corso di Pittura.

La sua professione di insegnante di Discipline Grafiche presso il Liceo Artistico si alterna con quella di artista. Nel corso degli anni ha realizzato mostre personali e partecipato a numerose mostre collettive in ambito territoriale ed extra territoriale.

Con le sue opere parte dallo studio e dalla ricerca della documentazione inerente al tema o al soggetto che vuole rappresentare.

Il Tema, della donna è una costante nella sua arte e nella sua ricerca.

Il suo ultimo studio ha prodotto: Dalla Dea Madre alla Madre di Dio, confermando con ciò che tutte le forme di “femminilità” le appartengono, raccontandole e immortalandole, ogni qual volta giungono i pensieri che la conducono dentro la  storia fino all’origine.

L’adoperarsi di Vittoria è un lavoro che nasce dal profondo, solo se è particolarmente coinvolta si lascia trasportare, e solo allora nasce l’estro per poi tornare ad osservare con occhio nuovo, ed eventualmente riparatore, il suo operato artistico. Tutta la composizione dell’opera deve “comunicare” il pensiero, la storia e l’armonia Femminile che permeano tutte le sue opere nella loro interezza.

 Antonella Canu.

Grafica e insegnante di arte vive e lavora a Sassari.

Diplomata presso l’Istituto d’Arte di Sassari in Grafica Pubblicitaria e Fotografia ha concluso gli studi all’Accademia di Belle Arti di Sassari nel corso di Pittura.

Dal 1991 si occupa di grafica progettando campagne pubblicitarie, marchi, spot, siti web e materiale editoriale per innumerevoli Aziende, Enti, Associazioni, ed Università.

L’attività di grafica si alterna da tempo con quella di artista, al suo attivo numerose le mostre collettive recenti.

In campo artistico porta avanti uno studio sull’identità e sul rapporto intimo dell’individuo col suo vero io. Figure senza volto, impalpabili, afone, alla ricerca della loro essenza, della loro memoria.