Sulla piazza si affaccia l’ex Seminario vescovile, palazzo settecentesco già dei marchesi Pes di Villamarina, il più noto dei quali, don Giacomo, fu vicerè di Sardegna dal 1816 al 1818.
È la via più frequentata della città, non solo per le attività commerciali, ma anche grazie alle tradizionali passeggiate serali.
Recenti scavi per la sistemazione di piazza Gallura hanno riportato alla luce, accanto al cimitero del vecchio convento, i resti circolari di un villaggio preistorico.
L’acquedotto fu impiantato a Tempio nel 1907. Prima il rifornimento dell’acqua era assicurato dai pozzi rionali e dalle fontane periferiche.
A valle della chiesa di Sant’Antonio, si trova l’imponente mole del “Vecchio caseggiato” delle Scuole Elementari edificato nel 1917.
Dalla piazza di San Francesco, dopo aver visitato la chiesa intitolata alla Madonna del Pilar, si sale verso un rione caratteristico, in posizione elevata, che ospita un grande palazzo noto come v (...)
Attraversando il bosco di San Lorenzo o seguendo, anche in macchina, l’omonimo viale si arriva al grande spazio della Pischinaccia (così chiamata in quanto un tempo era una piana paludosa).
In Piazza Mercato, a monte di Via Mannu, la via più antica della città, si trova il palazzo della Ex Me, costruito nel 1663 dal viceré Condè di Altamira.
Situata in un punto nevralgico della città è stata modernizzata recentemente con aiuole e fontana.
Il suo nome fu ben presto accomunato a quello dei cantanti più prestigiosi del suo tempo: Beniamino Gigli, Giacomo Lauri Volpi, Tito Schipa.